mercoledì 15 giugno 2011

PUNTA ALA

14-GIUGNO-2011
PUNTA ALA

Il maestrale non ci lascia, e siamo fermi al marina di Punta Ala, dove i gentilissimi e disponibilissimi addetti ci hanno ospitato nell'attesa che molli.
Aprofitto per fare un aggiornamento della situazione e dirvi le prime considerazioni ora che siamo ad oltre metà del viaggio.
Fino a Procida i ritmi della navigazione sono stati serrati, ma tutto sommato agevoli, il vento leggero e portante ci ha fatto navigare piacevolmente, come dovrebbe essere!




Lasciata l’isola amica, la situazione è decisamente cambiata. Io, Gianni e Salina ci siamo dovuti confrontare con un interminabile, che ancora non molla, maestrale tra i 15 ed i 20 nodi. Queste condizioni non sono proibitive, altrimenti non avremmo, da buoni marinai, mai forzato la mano o corso in nessun caso degli inutili rischi, ma sono delle condizioni da immaginare come una lunga e ripida salita: una salita di circa 300 miglia da dover percorrere con un passo tra i quattro ed i cinque nodi,  su di una giostra a metà tra la filibusta ed il tagadà.  Ma la Festa della Marineria  comincia il sedici, ed il sedici Salina sarà in banchina con le altre! D'altronde, sempre, dietro cose belle ed importanti ci sono grandi sacrifici. Cosi come, mi capita di pensare, a quanto si stanno impegnando, gli organizzatori e gli addetti ai lavori a La Spezia, ci arrivano in media un giorno si ed uno no, mail e telefonate per comunicarci il nome dell’albergo dove saremo ospitati o il numero del posto barca, e moltiplicando queste attenzioni per la grande quantità degli eventi previsti per la Festa, si immagina bene di quanto “credano a quello che stanno facendo”.
Su “Salina”, anche noi ci crediamo! Chi naviga oggi, e chi l’ha messa, in ogni modo, in condizione di navigare. Nel nostro piccolo ci crediamo. Crediamo che un “sano e dotto utilizzo” del Mare possa rappresentare per tutti, ed in questo caso per Taranto una grossa opportunità ancora oggi non colta.
Siamo a Santo Stefano (Argentario), mancano un po’ più di cento miglia e tra un giorno e mezzo di navigazione raggiungeremo la meta e per quanto mi riguarda, il viaggio è già stato ricco di nuove esperienze e considerazioni ed ha  già raggiunto diversi traguardi, che come una prima nota voglio cominciare ad annotare.
È stata la prima volta che ho avuto il piacere e l’onore di condividere,  preparare, e realizzare un progetto, con un numero così allargato di persone, ognuno ha fatto e continua a fare la sua parte in piena collaborazione ed al tempo stesso autonomia, e soprattutto non ho ancora visto un benché minimo attrito o perplessità tra gli “uomini” di Salina. Questa la reputo una cosa rara e  meravigliosa, e credo dipenda dal fatto che chi ha deciso di partecipare a quest’”avventura”  non sia stato convinto da una persona, ma,  da un’IDEA.
Sono felice, del fatto che, alla partenza, oltre all’equipaggio della prima tratta, su Salina, c’era Renato, il quale ha deciso di essere presente a bordo per la prima tratta dicendomi: “nonostante alcuni impegni già presi mi risulti complicato,  voglio esserci, perché nei proggetti bisogna crederci e condividerli fino in fondo.”  L’ho reputo un gesto estremamente significativo, un uomo adulto che nella vita ha fatto tanto, che sostiene ed esorta uomini più giovani a credere e a fare!

I membri dell’equipaggio, tutti alla loro prima navigazione di lungo raggio, sono stati assolutamente affascinati dal contesto, sono stati degli ottimi marinai e compagni di viaggio, e soprattutto sono stati felici di aver conosciuto un mare diverso, e soprattutto di guardarlo oggi con occhi diversi. 
A Procida, un amico ed esperto velista, ha onorato il progetto dicendomi: “è bello quello che stai facendo, e su mio timido invito, si è imbarcato senza esitare per aiutare me e Salina fino a La Spezia.  Gianni non ha certo bisogno o voglia di navigare più di quanto non faccia di suo!

A La Spezia mi ero ripromesso di trovare qualche skipper di barche d’epoca, che mi aiutasse ad armare la controranda di Salina. A Taranto controrande,non se ne vedono da qualche decennio. Salina, arriverà a La Spezia con la sua controranda già armata, l’esperto, lo abbiamo incontrato per mare (grande Felice) e l’esperienza della controranda è stata condivisa con altri appassionati, prima che operatori, si è  lavorato tutti insieme, qualcuno non si conosceva neanche, ma eravamo tutti li per imparare una cosa nuova e quindi per arricchirci, un’ora dopo il tramonto la controranda funzionava bene ed era bellissima da vedere, è stata salutata dell’equipaggio con uno spontaneo applauso, e tutti percepivano la sensazione di essere ora un po’ più….! una dimostrazione come tante, ch insieme si è più forti!

La conoscenza ed il sapere, sono come l’orizzonte, man mano che avanzi si spostano sempre più in la, deve essere un umile percorso che non ha fine. Nel momento stesso in cui impari una cosa nuova, te ne compiaci, ma ti rendi conto  di quante te ne manchino; così come nel momento stesso in cui fai una navigazione che per certi versi ti risulta dura, allo stesso momento, pensi ai grandi navigatori della storia e dei nostri tempi, e pensi anche ai pescatori, sui loro gozzi e pescherecci, per loro il mare è sempre contro,  tutti i giorni, per  tutta la vita, estate ed inverno “tempo buono e tempo cattivo”; noi sulla nostra tartana, in sei giorni di condizioni stressanti siamo a pezzi… quanto siamo delicati!

La doccia calda

Il caffè; grazie Renato
Nei giorni in cui si vota per il referendum che vuole tenere lontana l’idea del nucleare, noi navighiamo su una barca di legno, che come duecento anni fa, ancora oggi affronta egregiamente il mare, da San Felice Circeo, con mare formato e maestrale già teso siamo usciti in tre barche, noi e due barche a vela dei tempi nostri, grandi all’incirca quaranta piedi; una dopo un’ora una è tornata indietro, l’altra ha continuato, ma ci ha visto sparire all’orizzonte. Salina non ha il frigo, ma quando il succo di frutta è caldo, se lo traini in acqua per mezz’ora, quel succo di solo qualche grado refrigerato,  per te, diventa un succo fresco. Salina non ha lo scaldabagno, e non fa ancora così caldo da poter fare la doccia fredda, la sacca nera al sole, produce a fine giornata, la doccia più calda che puoi desiderare. Salina non ha un gruppo elettrogeno, ed anche quando siamo stati a terra, non abbiamo mai avuto bisogno di collegarci alla corrente, eppure su salina ascoltiamo la musica, carichiamo i pc ed i cellulari facciamo l’acqua calda, ci spostiamo di molte miglia al giorno   e tutto sommato non si accusa la  mancanza di nulla in particolare, su Salina abbiamo il sole ed il vento.
La semplicità delle esigenze, e la semplicità dei modi per soddisfarle… questo credo sia il vecchio nuovo progresso!

Insomma fin qui, durante il viaggio, come al solito, tante positive riflessioni, ed anche qualcuna più critica.
Per esempio, mi sono chiesto, senza trovare risposta, come mai, a Taranto, la maggior parte delle persone, appassionati e non, avvicinandosi a Salina alzando le spalle e intorpidendo il volto dicono:”…ehh…quanta manutenzione quanto lavoro e pazienza ci vuole per avere questa barca, ma chi te lo fa fare? E come mai invece da Messina in poi, chi si avvicina a Salina si avvicina con lo sguardo ed il viso aperto dicendo frasi tipo:”che bella barca, un mio amico ne ha una uguale…; questa tiene bene il mare…,; che bello il legno curato, complimenti…,; “ … qui ce ne sono diverse come questa, c’è anche un cantiere che le costruisce…anche io sto cercando qualcosa del genere ma non proprio così, a me piacciono piu…; insomma un mondo fatto di passione e di amore, di passione e soddisfazione cade inesorabile davanti al semplice: …però quanto impegno ci vuole!! Sinceramente non conosco vere grandi passioni dietro le quali non ci sia un grande impegno!
Porto romano di Ventotene

Enrico responsabile porto romano
Allo stesso modo, molto più che in terra nostra, durante il viaggio,incontrando persone, e confrontandoci,è tanta la condivisione e la solidarietà che riceviamo, in fondo, l’argomento che trattiamo, è attuale è necessario per tutti e ovunque. Anche in questo caso, in merito alle perplessità che talvolta si riscontrano sul nostro territorio, non so ipotizzare risposte, in fondo, e proprio per questo motivo che “Salina” è partita!!!






Urgono dei doverosi ringraziamenti:


Ringraziamo il porto romano di ventotene per averci ospitato, in particolare il suo responsabile Enrico ed il suo staff, come al solito gentilissimi.
La capitaneria di porto di San Felice Circeo, per l’ospitalità,
la il marina di Nettuno,
il marina di santa marinella http://www.marinadisantamarinella.com/ estremamente cordiali ed il posto è incantevole,
la c.p. di porto Santo Stefano.
Il marina di Punta Ala.
Tutti sempre cordiali e disponibili ad ospitare Salina.
Mi scuso con quelli che ho dimenticato, ma fra gente di mare non servono parole.
Alessandro